sentire per conoscere

Oggi si sente spesso parlare di   educazione sensoriale o sviluppo sensoriale, in parole povere si tratta   di quell’insieme di tappe che consentono al bambino fin da neonato ad acquisire la padronanza dei   propri sensi e dell’ambiente . Questo consente loro di conoscere ed esplorare ciò che li circonda, dalla voce della mamma, ad esempio. L’ educazione sensoriale è una vera e propria filosofia di pensiero, un modo di conoscere il mondo, dunque fa riferimento all’utilizzo di tutta una serie di oggetti utili per incentivare le capacità sensoriali del bambino, la vista, l’udito e ancora di più il tatto. Alla base c’è la convinzione che esiste uno stretto legame tra i sensi e le emozioni, il che è assolutamente veritiero visto che i bambini vivono di sensazioni, il loro modo unico per conoscere ed esplorare il mondo. Un aspetto che è loro dalla nascita e che gli serve per poter alimentare la conoscenza non solo emotiva ma soprattutto cognitiva. Sviluppare i loro sensi oltre

Parlare è un attività che viene considerata del tutto naturale, anche se non è così automatico, perché comunque imparare a parlare è una cosa che deve comunque essere insegnata e non così semplice se non   fatto correttamente. Un aspetto fondamentale della vita di una persona, in tutte le fasi   della vita, alla base delle relazioni sociali e professionali. Per questo motivo è molto importante che i bambini imparino e acquisiscono in maniera corretta la capacità di esprimersi anche a parole, sempre nel rispetto dei loro tempo.  Generalmente la parole e l’uso del linguaggio parlato si impara ascoltando e si apprende in maniera graduale, sotto questo punto di vista diventa centrale diventa l’ambiente circostante che deve fornire gli elementi essenziali e gli stimoli giusti perché il piccolo cominci a strutturare in maniera corretta il linguaggio, utilizzando le regole apprese che gli consentano di comprendere il linguaggio e la sua struttura per riproporla. Correggere un bambini

I gesti sono una delle componenti dell’uomo, fanno parte del suo modo di esprimersi e di manifestare i propri stati d’animo. Una materia che sembra semplice da comprendere e interpretare ma in realtà risulta essere abbastanza complessa. Riferito al mondo del bambino poi diventa anche più difficile capirne il significato. I bambini sono i primi ad utilizzare il linguaggio del corpo in maniera anche inconsapevole o magari lo fanno consapevolmente per dirci qualcosa che a parole non riescono ad esprimete. Per questo soprattutto con i più piccoli è necessario dare molta importanza al modo in cui questi utilizzano il proprio corpo soprattutto nelle situazioni più complesse. I bambini sono molto istintivi e solitamente i loro gesti sono carichi di emozioni, dallo sguardo al pianto, sin da quando sono in fasce imparano a comunicare senza la parola e questo li caratterizza, anche quando cominciare a saper gestire l’uso della parole, i modi in cui utilizzano il corpo o i semplici g

Ai bambini piace tantissimo muoversi liberamente e questo è un aspetto assolutamente positivo sia per poter scaricare le proprie frustrazioni sia per imparare a percepire il proprio corpo. Il problema spesso emerge quando cominciare a praticare uno sport in cui non possono fare quello che desiderano in piena libertà ma devono rispettare delle regole. Capita che alcuni dei piccoli non siano così propensi ad accettare questo tipo di condizione ma esistono dei modi per invogliarlo a praticare uno sport. Intanto non bisogna mai darsi per vinti e magari cominciare con qualcosa di generico, come l’atletica o l’attività motoria soprattutto dai sei agli otto anni, proprio per avvicinare in maniera graduale il bambino allo sport e a quello che significa. La scelta di uno sport infatti risulta un elemento essenziale se vogliamo che il piccolo si appassioni, quindi questo significa assecondare le loro richieste, perché di certo sarà più semplice garantire più continuità soprattutto se pia